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sabato 12 luglio 2025

DISINCANTATO — il Blog di Adolfo Santoro

Adolfo Santoro

Vivo all’Elba ed ho lavorato per più di 40 anni come psichiatra; dal 1991 al 2017 sono stato primario e dirigente di secondo livello. Dal 2017 sono in pensione e ho continuato a ricevere persone in crisi alla ricerca della propria autenticità. Ho tenuto numerosi gruppi ed ho preso in carico individualmente e con la famiglia persone anche con problematiche psicosomatiche (cancro, malattie autoimmuni, allergie, cefalee, ipertensione arteriosa, fibromialgia) o con problematiche nevrotiche o psicotiche. Da anni ascolto le persone in crisi gratuitamente perché ritengo che c’è un limite all’avidità.

​Alessandro Orsini e la tetrade oscura del sionismo

di Adolfo Santoro - sabato 12 luglio 2025 ore 09:00

Continuo ad esaminare le sette omotipie tra nazismo, sionismo e americanismo:

1) Sia il nazismo, che il sionismo, che l’americanismo sono ideologie reazionarie, anticomuniste e fondate sul colonialismo dei coloni.

2) Sono, inoltre, tutt’e tre basate sull’estremismo religioso: il nazismo sulla commistione tra cristianesimo e paganesimo, il sionismo sul giudaismo, l’americanismo sul cristianesimo evangelico.

3) Sono, ancora, tutt’e tre teleologicamente fondate: lo spazio vitale per il nazismo, la terra promessa per i sionisti, il destino manifesto per gli americanisti.

4) Sono tutt’e tre razziste: il suprematismo nazista si basa sul primato della razza ariana, quello sionista sulla presunta primogenitura degli ebrei rispetto agli altri popoli, quello americanista sul primato della razza bianca.

5) Sono tutt’e tre fondate sulla legge del più forte al di là del diritto internazionale.

6) Sono tutt’e tre arrivate al potere democraticamente, approfittandosi della debolezza della democrazia ed, una volta al potere, tendendo a sovvertire l’equilibrio proprio delle democrazie.

7) Sono tutt’e tre guidate dall’approccio dominionista, che mira a trasformare la società influenzando o addirittura controllando il governo.

Questo mio esame si basa sul presupposto che il costrutto di tetrade oscura possa essere applicato, oltre che all’organizzazione mentale dell’individuo e della sua eredità transgenerazionale, anche alle organizzazioni mentali delle istituzioni ed alle organizzazioni mentali delle etnie (che non rispettino la salute dell’individuo, il bene comune e l’ecologia della Terra) e delle loro eredità transculturali.

Ricordo che il costrutto di tetrade oscura si basa su quattro elementi costituenti: 1) narcisismo, 2) machiavellismo, 3) sadismo, 4) psicopatia.

Per procedere in queste riflessioni mi servo della presentazione del sé da parte di Alessandro Orsini e dell’anomia etica del sionismo.

Il prof. Orsini dice di sé:

Il metodo che utilizzo è quello della sociologia comprendente di Max Weber …

La sociologia comprendente (Verstehen) si riferisce alla metodologia specifica che Weber propone per lo studio delle scienze sociali, in cui l'obiettivo è comprendere il significato soggettivo che gli individui attribuiscono alle loro azioni, anziché limitarsi a una semplice descrizione o spiegazione causale. La sociologia, cioè, non deve solo spiegare le cause e gli effetti dell'agire sociale, ma anche comprendere il significato ed interpretare il senso che gli individui attribuiscono alle loro azioni. La sociologia, dunque, oltre alla comprensione del significato, deve anche spiegare le cause e gli effetti dell’agire sociale, cercando di stabilire relazioni causali tra i fenomeni sociali.

Il fondamento della ricerca sociologica diventa perciò la neutralità etica, la capacità di studiare i fenomeni sociali senza lasciarsi influenzare da giudizi di valore personali. Per comprendere la complessità dell’agire sociale, Weber riconosce quattro tipi ideali di agire sociale: agire razionale rispetto allo scopo, agire razionale rispetto al valore, agire affettivo e agire tradizionale. Egli osserva nella società moderna il progressivo predominio dell’agire razionale rispetto allo scopo (che nei termini della tetrade oscura equivale al machiavellismo), che porta a una perdita di significato e di senso in molti ambiti della vita sociale. È curioso osservare che nella tetrade oscura il lato maschile top-down (espresso dalla forma debole del machiavellismo e dalla forma forte della psicopatia) indirizzino il lato femminile esterno-interno (espresso dalla forma superficiale del narcisismo e dalla forma profonda del sadismo).

Continua ancora il prof. Orsini:

La spiegazione che do nei miei libri è in genere una spiegazione politica per comprendere i fenomeni storici: io ritengo che il potere politico sia il potere dei poteri. Ci sono anche delle eccezioni: ci sono casi in cui il potere economico è sovrastante rispetto al potere politico, ma, dal mio punto di vista, il potere politico è il potere dei poteri, perché è l’unico potere che può prendere decisioni vincolanti per tutti i membri di una comunità. Quando c’è uno scontro all’ultimo sangue tra potere politico e potere economico, è il potere politico ad essere sovrastante anche perché ha il monopolio della violenza fisica.

Ciò è consonante con la mia visione della precedenza del potere maschile (la politica) sul potere femminile (l’economia) nell’oppressione e nell’auto-oppressione dei popoli.

La precedenza della politica sull’economia è esemplificata, in modo più spicciolo, dal prof. Orsini:

Netanyahu si è recato da Trump alla Casa Bianca e gli ha detto: “Senti, Trump, io ho un progetto. Il mio progetto è quello di porre fine alla tregua con Hamas, venire meno a tutti gli impegni che ho sottoscritto e riprendere con lo sterminio del popolo palestinese per costringere i palestinesi ad abbandonare Gaza e assegnare la città a Israele, ai coloni israeliani. Tu che dici Trump? Cosa pensi di questo bel progetto?”.

E Trump ha detto: “Eh, io come capo delle democrazie occidentali sono assolutamente d’accordo. Anzi, io vorrei che tu stia tranquillo. Perché questo progetto di sterminare i bambini palestinesi, di sterminare i palestinesi lo farai con le mie armi. Io ti darò tantissime armi per poterli sterminare tutti.”.

Il lato psicopatico e machiavellico, rappresentato da Netanyahu, indirizza, dunque, il lato narcisistico e sadico, rappresentato da Trump.

Per il presidente di Terra Madre Carlo Petrini

Affamare i palestinesi aggravando le loro condizioni umanitarie è un’azione deliberata di chi sceglie di trasformare il cibo in uno strumento di guerra, e che non ha nulla a che vedere con il diritto di Israele ad esistere. Da oltre un anno e mezzo, la Striscia di Gaza è sottoposta a un assedio pressoché totale. Mancano acqua e cibo, ma anche carburante e elettricità, anch’essi funzionali al soddisfacimento del bisogno primario di alimentarsi, rendendo edibili cibi che senza la cottura non lo sarebbero. A chi sta dentro Gaza non resta altro che resistere, fino a quando le energie lo consentiranno. Il cibo è diventato una linea di confine sottilissima, tra la vita e la morte.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification(un indicatore utilizzato a livello internazionale nell’analisi della sicurezza alimentare), tutti gli oltre due milioni di abitanti di Gaza vivono attualmente in condizioni di insicurezza alimentare acuta. Mentre quasi mezzo milione, di cui settantamila bambini, si trovano nella fase più acuta dell’indicatore, definita “fame catastrofica”. Si tratta di una pressoché certa condanna a morte.

Dal 2 marzo scorso, l’assedio si è fatto ancora più implacabile: aiuti umanitari bloccati, prezzi dei beni essenziali alle stelle. Un sacco di farina è arrivato a costare oltre 400 dollari. I cereali, alla base dell’alimentazione delle persone in ogni angolo del globo, sono diventati un bene di lusso. Solo il 19 maggio, dopo undici settimane di chiusura totale, è stato consentito a nove camion di aiuti di entrare a Gaza. Un numero che fa gridare vergogna perché per soddisfare i bisogni di 2 milioni di persone ce ne vorrebbero almeno 500 al giorno di camion.

Da oltre mezzo secolo i contadini palestinesi subiscono confische di terreni, sradicamento o incendio degli uliveti (circa 800.000 piante dal 1967) e devastazione dei campi agricoli. Si tratta di pratiche che negano il diritto alla terra, alla sopravvivenza e alla dignità. … sotto le bombe non muoiono solo le persone. Muore anche la biodiversità. I campi bruciati, le sementi perse, gli animali uccisi. La guerra spezza le comunità e con esse il legame più profondo che abbiamo con la terra.

Ne è esempio quanto ha riferito il Gaza media office: sono 773 le persone che sono state uccise vicino ai centri di distribuzione aiuti dell’americanaGaza Humanitarian Foundation, da quando ha iniziato a operare con il sostegno di Israele alla fine di maggio; si aggiungono, inoltre, 5.101 persone ferite, mentre 41 risultano ancora disperse.

Ne è un esempio la video-inchiesta pubblicata da Associated Press in cui due operatori USA dell’UG Solutions hanno denunciato, sotto anonimato, pratiche pericolose e irresponsabili, oltre alla diffusa incompetenza del personale di sicurezza dellaGaza Humanitarian Foundation; le immagini mostrano i contractor USA sparare colpi in tutte le direzioni (anche verso i palestinesi che si stavano allontanando dalla zona dopo aver ritirato il proprio cibo) e utilizzare granate e spray al peperoncino anche in assenza di minacce.

Ne è un esempio quanto ha dichiarato Netanyahu ai giornalisti USA, che gli chiedevano se Israele stesse cercando di espellere forzatamente la popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza: Non stiamo cacciando nessuno, e non credo che sia nemmeno ciò che suggerisce il presidente Trump. Si chiama libertà di scelta! L’obiettivo è quello di offrire un’opportunità a chi desidera partire. Non far entrare latte artificiale per neonati e prematuri a Gaza mettendo a rischio di morte centinaia di bambini si chiama dunque libertà di scelta! È la libertà di scegliere tra perdere la vita e tutto il minimo essenziale per vivere e emigrare chissà dove! Quanto subirono gli ebrei due millenni fa – la dispersione nel mondo – viene ora imposto ai palestinesi! Quanto subirono gli ebrei sotto il nazismo – l’olocausto – viene ora imposto ai palestinesi. Quanto gli ebrei imposero a Gesù – la crocifissione – viene ora imposto ai palestinesi in modo più moderno e programmato. È il piano di Trump della Riviera di Gaza. È il piano del Tony Blair Institute. È il piano del giornalista Mieli, che, in sintonia col piano del Ministro della Difesa israeliano Israel Katz, che vuole costruire sulle macerie di Rafah una città umanitaria, da cui 600.000 palestinesi ivi accolti non potrebbero più uscire: Questa Gaza è ridotta a un cumulo di rovine, quindi bisogna trovare un modo perché 2 milioni e 300 mila palestinesi di Gaza convivano con un inizio di ricostruzione. Questa può essere un’idea, altre voi ne avete? ... Non potrebbero uscire perché tu devi fare un’isola di ricostruzione dove tutto è ordinato. Non si può ripetere il caos nella distribuzione degli aiuti. Forse è un’idea del piffero, ma alternative ne vedo poche. A parte ripetere ciò che si dice da mesi su Gaza, qual è il piano? Io colgo il primo cenno di una Gaza, in cui si fa la pace, si inizia a ricostruire con la popolazione di Gaza che rimane dentro Gaza. Questo è il segnale che io colgo. Non ci vedo la creazione di un campo di concentramento. … Vedo che voi tutti alzate gli occhi, ma avete un’altra idea?

Anche il genocidio di Gaza è un eterno show: siamo diventati anaffettivi persino al genocidio! Il sociologo Orsini chiamerebbe tutto ciò anomia etica: la mancanza o assenza di norme morali e sociali che guidano il comportamento umano, la condizione in cui i valori e le regole condivise che normalmente stabiliscono ciò che è considerato accettabile o inaccettabile, giusto o sbagliato, vengono meno o perdono la loro efficacia. 

Adolfo Santoro

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