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Attualità mercoledì 01 febbraio 2017 ore 17:53

Sanità, Grosseto batte i pugni per la riforma

Vivarelli Colonna: "Noi vogliamo partecipare ad un tavolo dove ci sia una capacità reale di scegliere e decidere". La Saccardi chiede un incontro



GROSSETO — Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna è intervenuto in materia di sanità, per la precisione sul ridisegno dei distretti socio-sanitari e della Società della Salute.

"E' stato compiuto in maniera tanto scriteriata da avere, nella nostra provincia, la singolare condizione di due distretti assolutamente sproporzionati: uno con circa 170mila abitanti da Monterotondo a Castell'Azzara passando per Grosseto; un altro con circa 50mila abitanti, quelli della zona tra le colline d’Albegna e il sud. Si accorpano, quindi, tre distretti vasti e variegati, se ne lascia uno intatto".

Alla luce di questo, ha rivendicato, nelle vesti di sindaco della città capoluogo, maggior peso decisionale; stessa cosa dovrebbe valere per le città con maggior numero di abitanti. Apice del problema, secondo Vivarelli Colonna, la scelta di collocare il sindaco di Monteronto Giacomo Termine a capo della conferenza dei sindaci dell’Azienda Usl Toscana sud est blindando il Pd nel governo della sanità sul territorio. 

A placare gli animi arrivano le parole dell'assessora regionale alla Sanità Stefania Saccardi. "Lo spirito che ha animato la scrittura e poi l'approvazione della riforma della sanità toscana è quello di lavorare per migliorare un sistema sanitario già riconosciuto come uno dei più efficienti d'Italia. Dire che la volontà della Regione è togliere voce e autonomia ad una città è quanto di più distante possa esserci dalle nostre intenzioni". La riorganizzazione dei distretti andrebbe proprio in questo verso, rispondendo ai bisogni socio-sanitari dei cittadini sulla base di stime ben precise. 

In sostanza si passerà dalle 34 alle 26 zone, sarà ridotto il numero dei dirigenti e delle strutture amministrative e la programmazione unitaria permetterà di presidiare di più e meglio le prestazioni sanitarie sul territorio, come i prelievi del sangue o le visite specialistiche, senza far spostare i cittadini anche dalle località più lontane. 

"Temo che il sindaco di Grosseto non abbia ben capito la reale importanza della riforma - ha concluso la Saccardi - per questo gli dico: incontriamoci e confrontiamoci, credo sia utile".


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