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Attualità giovedì 28 aprile 2022 ore 09:03

La gentilezza si fa spazio tra i banchi di scuola

adulti con in mano un disegno degli alunni sulla gentilezza

Tramite i progetti didattici proposti dall'amministrazione comunale alle scuole elementari, gli alunni riflettono su rispetto, generosità e altruismo



GROSSETO — Di che colore è la gentilezza? Che forma ha? Come suona? E soprattutto: cosa ha a che fare con la vita quotidiana di ciascuno? A rispondere ci hanno pensato con i loro elaborati gli alunni delle scuole elementari nell'ambito dei progetti comunali che puntano a portare la gentilezza tra i banchi della scuola primaria. Perché educare al rispetto e alla gentilezza si può e si deve.

Questo il principio che ha portato a sviluppare alcuni progetti proposti dal Comune alle scuole cittadine. In occasione del progetto sulla gentilezza realizzato dagli alunni delle scuole primarie di via Einaudi, via Giotto e della scuola dell’infanzia di via Papa Giovanni del comprensivo 4 di Grosseto è stata organizzata, per la giornata conclusiva, una visita dell’assessore delegato Angela Amante.

Tramite i percorsi didattici sviluppati sia dai bimbi della scuola dell’infanzia sia da quelli delle due primarie sono stati ribaditi i valori principali del significato della gentilezza. La Giornata mondiale della Gentilezza, nata in Giappone grazie al Japan Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, promuove il potere positivo della gentilezza e si propone di ispirare gesti di generosità e altruismo “per creare un mondo più gentile”.

“Se vogliamo parlare di gentilezza con i bambini – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore ai servizi educativi con delega alla Gentilezza Angela Amante – non dobbiamo chiedere loro che cos’è ma proviamo a chiedere: “Cosa ha a che fare la gentilezza con noi?” E poi: “Ci conviene essere gentili?” E ancora: “Possiamo scegliere con chi essere gentili?” È proprio questo il primo step: parliamone insieme".

"La gentilezza ha a che fare con noi, con la nostra vita. Ed ecco perché vorremmo e ci stiamo impegnando affinché se ne parli sempre più nelle scuole: perché educare alla gentilezza si può - concludono - fin dalle prime classi della scuola dell’infanzia".


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