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Cronaca giovedì 03 marzo 2016 ore 18:46

Tutelare la reputazione dell'olio toscano

Confagricoltura e forze politiche su più livelli intervengono sulla maxi indagine che ha portato alla luce la truffa del marchio Igp Toscano



GROSSETO — Sono 47 gli indagati, per frode in commercio e contraffazione, tra titolari di frantoi e commercianti toscani che vendevano per nostrano olio proveniente da Grecia e Puglia.

“Sono situazioni gravi che potranno creare danno alla olivicoltura maremmana, resa ancora più vulnerabile da un mercato in crisi", il direttore di Confagricoltura Grosseto Paolo Rossi interviene dopo la maxi perquisizione e i sequestri che hanno riguardato il mondo dell’olio toscano.

“Oggi l’agricoltore onesto si trova doppiamente danneggiato perché, accanto ai furbetti che spacciano per toscano olio che non lo è, si permette l’invasione del mercato con prodotti che provengono da altri paesi (vedi olio tunisino) ove le regole e i costi di produzione sono diversi dai nostri e dunque si mette su livelli differenti i produttori, penalizzando quelli italiani. Ripeto – continua il direttore Rossi – è il momento di iniziare a pensare seriamente a norme e regole europee precise sulla tracciabilità e i controlli, nonché ad una definizione certa di olio extravergine d’oliva per chiarirne il profilo in maniera univoca. Solo così avremo un settore olivicolo italiano davvero tutelato”.

Sull'argomento intervengono anche le forze politiche. I complimenti alla Procura grossetana arrivano da Manuel Vescovi e Marco Casucci consigliere regionali di Lega Nord che colgono l'occasione per sottolineare la necessità di "salvaguardare pienamente gli operatori toscani che sono costantemente alle prese con le diverse problematiche del settore”. A tal proposito, Lega Nord ha presentato un’apposita mozione per difendere concretamente tutti gli olivicoltori della Toscana dalla concorrenza sleale. "La agromafie - sottolineano i rappresentanti del Carroccio - sono un grave pericolo, fortemente radicato in Toscana".

Da parte dell'onorevole Luca Sani (Pd) la necessità di un solido impegno per mantenere alta la reputazione del made in Italy e dei produttori che lavorano con dedizione e onestà. "È ancora una volta evidente che quello della contraffazione dei prodotti agroalimentari continua a essere un business appetibile per le organizzazioni malavitose, che vanno contrastate con ogni mezzo. - commenta Sani - Per questo faccio i miei più sinceri complimenti alla Procura di Grosseto, al comando provinciale e regionale del Corpo forestale dello Stato di Grosseto e all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) del Mipaaf, per aver scoperto un’organizzazione dedita a commercializzare ben 200 tonnellate di olio contraffatto a marchio Igp Toscano”.


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