Attualità venerdì 27 dicembre 2019 ore 14:03
Il telelavoro per i dipendenti del Comune

La possibilità arriva da una legge nazionale che dispone per le amministrazioni pubbliche modalità flessibili di lavoro per tutelare le cure parentali
GROSSETO — Il telelavoro approda in Comune grazie ad una legge nazionale che dispone, per le amministrazioni pubbliche e nei limiti delle risorse di bilancio e senza nuovi o maggiori oneri, modalità flessibili di lavoro per tutelare le cure parentali.
“Il Lavoro Agile corrisponde alle esigenze di conciliazione degli impegni lavorativi e della vita familiare – spiegano il sindaco Antofrancesco Vivaelli Colonna e Giacono Cerboni, assessore al Personale –. Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale nel modo di concepire e declinare il lavoro pubblico, che potrà quindi essere svolto anche fuori dagli uffici comunali, attraverso strumenti tecnologici propri o del Comune, e che sarà comunque monitorato”.
"Il Lavoro agile - sottolinea il Comune- vuole favorire, attraverso lo sviluppo di una cultura gestionale orientata al risultato, un incremento di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa; promuove una visione dell’organizzazione del lavoro ispirata ai principi della flessibilità, dell’autonomia e della responsabilità; ottimizzare la diffusione di tecnologie e competenze digitali; rafforza le misure di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare dei dipendenti; promuove la mobilità sostenibile tramite la riduzione degli spostamenti casa-lavoro-casa nell’ottica di una politica ambientale sensibile alla diminuzione del traffico urbano in termini di volumi e di percorrenze; riprogettare gli spazi di lavoro in relazione alle specifiche attività oggetto del lavoro agile".
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