Attualità venerdì 24 febbraio 2017 ore 14:38
Il bimbo che aveva fretta di nascere
Lieto evento al pronto soccorso dove una donna ha dato alla luce un bambino. I sanitari non hanno fatto in tempo a raggiungere la sala parto
GROSSETO — Adesso madre e figlio stanno bene e sono ricoverati nel reparto di Ostetricia, ma ieri sera, poco prima delle 20, al pronto soccorso di Grosseto ci sono stati attimi di concitazione.
Una giovane donna di origine rumena, residente da diversi anni nel comune di Capalbio con il marito e i figli, ha dato alla luce un bambino al pronto soccorso, dove era arrivata pochi minuti prima per essere trasferita in sala parto. Il piccolo aveva fretta di nascere e il personale sanitario non ha potuto fare altro che assistere il parto direttamente in una delle sale della struttura, attrezzate per il soccorso ai pazienti più gravi.
La donna era partita da Capalbio in ambulanza con un infermiere a bordo, la situazione già durante il viaggio si è complicata e dal 118 hanno deciso di caricare a bordo il medico ad Albinia, insieme hanno monitorato l'andamento del travaglio fino a quando non hanno raggiunto l'ospedale di Grosseto.
Nel frattempo il team, composto da ostetrica, ginecologo e neonatologo, è sceso al pronto soccorso per accogliere la donna, insieme agli operatori sanitari del pronto soccorso stesso. Quando è arrivata, hanno visto che non c’erano i tempi per portarla in sala parto ed è stato deciso di assisterla direttamente sul posto. E così, alle 19.43 è nato il bimbo è nato dal perso di 3,300 kg.
“Questo evento – ha detto il direttore sanitario della Asl sud est, Simona Dei - è l’esempio del buon funzionamento del sistema di soccorso e dell’integrazione tra ospedale e territorio: dall’arrivo dell’ambulanza, al rendez-vous con il medico, alla comunicazione con la Centrale 118 e, in questo caso, con il pronto soccorso e con l’Ostetricia, fino all’arrivo all’ospedale Misericordia. Un gioco di squadra che ha assicurato alla donna e al bambino la necessaria e appropriata assistenza in ambulanza, durante tutte le fasi del travaglio, fino alla nascita del bambino in pronto soccorso".
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