Cronaca venerdì 14 luglio 2017 ore 18:06
Schiave del sesso legate con i fili elettrici
La polizia ha smantellato un'organizzazione criminale che per due anni ha gestito un vasto giro di prostituzione e spaccio
GROSSETO — In galera sono finiti due uomini di 24 e 29 anni ma gli indagati nella brutta storia di sesso e droga scoperchiata dalla squadra mobile di Grosseto sono undici, tutti di origine romena, moldava, albanese e italiana. Le accuse sono sfruttamento della prostituzione e spaccio.
I due, secondo la ricostruzione della polizia, dal maggio 2015 al novembre dello scorso anno, hanno costretto a prostituirsi le ragazze fatte arrivare dalla Romania sulle strade della città. Periodicamente le contattavano per farsi consegnare i soldi guadagnati con i clienti.
A mettere gli investigatori sulla pista giusta sono stati i dettagli emersi da storie scioccanti come quella di una ragazza accompagnata in Germania da un connazionale subito rientrato in Romania. Convinta di trovare un lavoro, in realtà si è ritrovata costretta a lavorare in un night club. E' stata lei stessa a raccontare che, per costringerla a prostituirsi, era stata legata alle braccia con dei fili elettrici. Non solo, i suoi aguzzini le avevano anche fatto delle bruciature sul collo con una sigaretta.
I crimini commessi dalla banda, però, non si fermavano qui. A questa storia, infatti, si sono aggiunti altri dettagli legati allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana. A riprova del giro d'affari messo in piedi, la polizia ha rintracciato flussi di denaro per almeno 25mila euro tra l'Italia e la Romania.
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