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Attualità giovedì 08 dicembre 2022 ore 18:55

Luminarie sì ma al risparmio contro il caro bollette

albero natale piazza duomo
Il Natale di Firenze

Viaggio nei Comuni toscani, fra chi ha rinunciato ad accendere il Natale e chi ha rispettato la tradizione ma sotto il segno della parsimonia



TOSCANA — Firenze ha acceso gli alberi di Natale come da tradizione ieri 7 Dicembre, ma a Montignoso invece no: niente luminarie eccezion fatta per una palma che verrà accesa e addobbata di tutto punto. Fra i due estremi, in Toscana i Comuni alle prese col caro bollette hanno adottato una miriade di sfumature per quanto riguarda gli addobbi natalizi, quelli luminosi in particolare. 

Chi ha allestito lo ha fatto insomma sotto il segno della morigeratezza e della parsimonia, con un occhio al rispetto della tradizione e un altro al portafoglio pubblico. Arezzo, Pistoia, Massa e Pisa si accendono trasformandosi in città del Natale, e anche a Prato scintilla il centro storico. Tutto però nel segno della morigeratezza di fatto.

Tornando a Firenze, ad esempio, se si moltiplicano gli abeti natalizi addobbati in ogni dove dal centro alla periferia, per l'illuminazione natalizia dei viali di circonvallazione si è optato per un progetto risparmioso e sostenibile: 136 alberi illuminati e 88 stringhe neon led, per un risparmio energetico rispetto allo scorso anno del 33,6% e un orario di accensione ridotto a 9 ore invece delle 14 di prima. C'è anche un risparmio economico su forniture e montaggi rispetto all'edizione 2021 dell'8,5%.

Il Natale di Firenze

Il Natale di Firenze (Foto: Dario Nardella / Facebook)

Non è da meno Lucca, dove le luminarie danno gran prova di sé ma con basso impatto ambientale grazie all'impiego di led a basso consumo e programmazione oculata. Il Comune risparmierà così 100mila euro circa rispetto all'anno scorso per tutta l'illuminazione aerea il cui costo energetico complessivo sarà di 16 chilowatt ora, mentre le installazioni a terra sono realizzate con materiali riflettenti dal costo energetico di appena 2,3 chilowatt ora totali.

Il Natale di Lucca (Foto: Comune di Lucca / Facebook)

Il Natale di Lucca (Foto: Comune di Lucca / Facebook)

Siena ha scommesso per il suo Natale su arte e sostenibilità, accendendo un cielo stellato composto da stringhe rigorosamente a led per illuminare le vie principali del centro a cui si aggiungono installazioni in alcune delle piazze principali. Sì ma: "Si tratta di illuminazioni a basso costo energetico, in linea con il contesto attuale", si spiega. 

Soluzione originale a Livorno, dove l'amministrazione comunale con un contributo finanziario ha assicurato installazioni di base in alcune parti della città che i commercianti potranno poi potenziare e migliorare nella propria zona qualora lo volessero.

Nel Pisano, Bientina e Calci scelgono la via mediana: luci natalizie sì, ma nei punti principali e senza esagerare. A Bientina l'atmosfera di Natale vestirà così di luce tre piazze e gli ingressi al paese. 

Montignoso si è detto ha scelto l'austerità: "Quest'anno niente luminarie ma solo alberi di Natale che animeranno le principali piazze delle frazioni, dai monti al mare, per mantenere comunque vivo lo spirito natalizio. Una decisione presa di concerto dall'amministrazione comunale vista la situazione complessa che anche le casse comunali devono affrontare dettata dal caro bollette e dai vari aumenti che gravano sul bilancio", è stato spiegato da parte del Comune.

Simile l'orientamento di Capalbio, Magliano, Manciano, Orbetello, Roccalbegna, Semproniano e Sorano in provincia di Grosseto: lì quest’anno si farà a meno delle classiche luminarie mantenendo nel centro dei borghi un unico punto luce simbolico.

Anche Fiesole, sui colli fiorentini, rinuncia: "Abbiamo deciso quest’anno di non organizzare le tradizionali luminarie", annuncia il sindaco Anna Ravoni spiegando che la decisione "deriva direttamente dalla difficilissima situazione nazionale ed internazionale". E argomenta: "Con una tragica guerra alle porte di casa, gli aumenti spropositati dell’energia, le difficoltà economiche incontrate quotidianamente da tante famiglie ed amministrazioni locali, una crisi climatica sempre più aggressiva responsabile di ripetuti sconvolgimenti di paesaggi e abitudini di tante popolazioni, ci è sembrato giusto dare un segnale di partecipazione e vicinanza alla generalizzata, difficilissima situazione complessiva”.


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