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Attualità martedì 29 ottobre 2024 ore 18:30

Ictus, 10mila toscani colpiti ogni anno

ictus

Molti i pazienti, pochi però quelli che arrivano negli ospedali per essere trattati in tempo utile. Ad Arezzo un corso per gli alunni delle elementari



TOSCANA — “L’ictus, in Toscana, colpisce circa 10mila persone in un anno, ma la percentuale delle persone che arrivano negli ospedali è ancora troppo bassa: soltanto il 14% dei pazienti sono trattati in tempo utile", la stima arriva da Lucia Toscani del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Firenze, in vista del “World Stroke Day”, la Giornata Mondiale dell’Ictus che si celebra oggi.

“E’ ancora troppo alto il ritardo nel riconoscere i sintomi e allertare il 112 da parte del paziente e da chi lo soccorre. L’ictus rimane una patologia grave, adesso però esiste una terapia efficace a patto che si intervenga con rapidità", dice Toscani.

"Bisogna insegnare quali sono i sintomi più frequenti e imparare a riconoscerli: in famiglia, al lavoro per la strada. La bocca storta, l’impossibilità di muovere un braccio o una gamba, o tutti e due, non sentire più un braccio e/o una gamba, non riuscire a parlare o dire parole senza senso, non vedere metà delle cose. Questi alcuni dei principali sintomi dell’ictus cerebrale”, indica Toscani.

E riconoscere i sintomi è proprio quanto si insegna ad Arezzo ai bambini delle scuole elementari, in un'iniziativa internazionale educativo-didattica recepita dalla Asl Toscana sud est. "Fast Heroes" è portata avanti in Italia da A.L.I.Ce. Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) e insegna ai bambini a identificare il “trombo malefico” e agire in modo rapido chiamando il 112. Così potranno semmai salvare i loro nonni o comunque gli adulti intorno a loro.

La presentazione dell'iniziativa rivolta alla scuola primaria

La presentazione dell'iniziativa rivolta alle scuole primarie

Il progetto - promosso dai Dipartimenti Emergenza Urgenza e Educazione alla Salute della Asl Toscana sud est insieme all'Ufficio Scolastico Provinciale - coinvolgerà gli Istituti Comprensivi della provincia di Arezzo.

"Oltre a essere divertente per i bambini, il progetto mette a disposizione degli insegnanti un modo stimolante per affrontare in classe un argomento che riguarda la salute di molte persone e offrire ai bambini l’opportunità di fare la differenza per i propri Supernonni", spiega la Asl in una nota.

“L’arrivo in tempo utile in ospedale, dove il paziente è atteso da uno 'stroke team' preallertato e pronto a prendere in carico il paziente, può fare la differenza", conclude la dottoressa Toscani che sottolinea come la tempestività possa produrre anche una completa guarigione.


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