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Attualità giovedì 11 maggio 2023 ore 09:15

Economia, un anno in volo per le esportazioni

laboratorio
L'export del farmaceutico ha segnato un +42%

Il 2022 ha registrato per l'export toscano un +8,4%. Elevato anche il tasso di crescita previsto per il 2023. Arretramenti in alcune province



TOSCANA — Un 2022 in volo per l'export toscano che, malgrado guerra in Ucraina e crisi energetica, ha registrato un +8,4% con una situazione che a livello territoriale vede però arretrare le province di Grosseto, di Livorno e di Massa-Carrara: il dato arriva dalla nota con cui Irpet, l'Istituto regionale di programmazione economica per la Toscana, traccia il consuntivo dell'anno passato, senza trascurare la previsione per il 2023 che è di una dinamica ancora in crescita del +7,7%.

Il risultato messo a segno nel 2022 è superiore sia alla media nazionale che a quelli delle principali regioni esportatrici. 

Grafico dalla nota Irpet

Grafico dalla nota Irpet

Il traino è arrivato dai prodotti farmaceutici, le cui vendite estere sono cresciute del +42%, a prezzi costanti, rispetto al 2021. 

Certo nella panoramica generale ci sono anche produzioni in sofferenza, e sono quelle che più hanno accusato il caro energia: si parla in particolare delle produzioni chimiche e della metallurgia di base, le cui esportazioni a prezzi costanti sono arretrate rispetto al 2021. Calo marcatissimo poi (-15,5%) per le esportazioni di macchinari, fortemente esposte alla domanda russa.

Tabella dalla nota Irpet

Tabella dalla nota Irpet

E il 2023? "Per il 2023 il tasso di crescita delle esportazioni della Toscana è previsto attestarsi attorno al +7,7%. Sullo scenario di previsione, tuttavia, insistono forti rischi che potrebbero costringere a una revisione al ribasso delle stime nel corso dell’anno". Parola di Irpet.

Sul territorio

Non tutto il territorio regionale marcia alla medesima velocità, e anzi in alcune province l'export ha segnato un arretramento. Si tratta di Massa-Carrara, di Livorno e di Grosseto.

Dalla nota Irpet

Tabella dalla nota Irpet

Se a Massa-Carrara lapideo e chimica hanno tenuto, indietro è andata la meccanica per impieghi generali che ha determinato la dinamica negativa.

Nel Grossetano invece proprio i prodotti chimici sono invece alla base della flessione dell’export, mentre nel Livornese a incidere nel calo delle esportazioni sono stati in particolare il comparto automotive e la siderurgia mentre imbarcazioni e vino hanno chiuso il 2022 con segno positivo quanto a vendite estere.

"Collegata ai risultati di Massa-Carrara la dinamica dell’export della provincia di Firenze, appena al di sotto del risultato medio regionale. Legame costituito dai risultati, molto negativi, delle esportazioni di macchinari", analizzano gli esperti dell'Istituto. "In crescita le esportazioni del comparto moda, trainate da abbigliamento, calzature e gioielleria, e quelle di prodotti farmaceutici, che hanno superato la soglia dei 3 miliardi di euro nel 2022. Bene anche meccanica di precisione e prodotti dell’industria agroalimentare, sia olio che vino".

Avanzano spedite le province di Siena, Pisa e Arezzo con performance molto positive. Siena in particolare ha compensato le pesanti perdite della camperistica, con le esportazioni di prodotti farmaceutici, più che raddoppiate rispetto al 2021.

Nel Pisano a trainare sono state invece soprattutto le vendite estere di altri mezzi di trasporto, benché sia buono anche il risultato della pelletteria e dei prodotti chimico-farmaceutici. 

"Arezzo deve invece il suo risultato principalmente alla gioielleria, ma anche alla buona dinamica che ha contraddistinto il comparto moda e la componentistica elettrica per i macchinari", recita la nota Irpet.

Sopra la media regionale anche Pistoia, Lucca e Prato. L’export di Pistoia, nonostante la dinamica negativa che ha contraddistinto i comparti tessile e, soprattutto, vivaistico, ha registrato una ripresa spiccata del comparto ferro-tranviario e dei prodotti della pelletteria e calzature. 

Lucca, a fronte di una forte crescita delle esportazioni di prodotti dell’industria cartaria, ha però riscontrato una sostanziale stabilità delle vendite estere di imbarcazioni e di macchinari per impieghi speciali.


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