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Attualità mercoledì 26 maggio 2021 ore 19:30

La nebbia cognitiva che avvolge i guariti dal Covid

Ospedale - foto di repertorio
foto di repertorio

La correlazione fra un senso di confusione mentale e l'infezione da SarsCov2 è al centro di uno studio condotto dall'Asl Toscana Sud Est



GROSSETO — La chiamano “nebbia cognitiva”, il senso di confusione mentale che molti pazienti avvertono a lungo termine dopo essere guariti dal Covid-19. E proprio sulla correlazione tra questo sintomo e l'infezione da SarsCov2 si basa CogniCovid, uno studio della Asl Toscana sud est insieme alla Fondazione Poliambulanza di Brescia, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e la Clinica di Riabilitazione Toscana di Montevarchi. 

Lo studio è basato sull'osservazione, negli ultimi mesi del 2020, di alcuni pazienti che si erano ammalati di Covid con interessamento dell'apparato respiratorio e che, una volta guariti, lamentavano disturbi della sfera cognitiva senza avere una patologia neurologica. In particolare, riportavano difficoltà nella concentrazione, nel ricordare informazioni nel breve periodo, disorientamento e stanchezza mentale. Dato che la presenza di queste criticità può persistere anche per molti mesi dopo la malattia e visto l’impatto negativo sulla vita sociale e lavorativa, gli specialisti dell'azienda sanitaria hanno ritenuto opportuno approfondire la questione attraverso uno studio. 

Il “reclutamento” dei pazienti è partito in Aprile ma il team dei professionisti ha già iniziato a sottoporre alcuni di loro a test neuropsicologici per analizzare funzioni cognitive come attenzione, linguaggio, memoria e aspetti legati al tono dell’umore. Le persone già valutate presso l'ospedale Misericordia ad oggi sono 14. 

In linea con i dati disponibili in letteratura scientifica, i pazienti coinvolti sino a oggi mostrano problemi cognitivi che più frequentemente interessano la capacità di attenzione e di agire, cui si associano forte senso di stanchezza, fisica e mentale, un alterato stato dell’umore, ansia e depressione. Si conferma quindi il nesso tra i due aspetti indagati. 

Lo studio prosegue con l'obiettivo di qualificare con esattezza i tipi di compromissione cognitiva per poi prevedere un progetto riabilitativo e un eventuale supporto farmacologico. 

La fase della riabilitazione prevede una serie di esercizi che i pazienti sono chiamati a svolgere, di diversa tipologia a seconda dell'aspetto che si vuole trattare, l'attenzione o la memoria.

Le persone che dopo essere guarite dal Covid presentano nel lungo periodo sintomi riconducibili a quelli descritti, possono contattare la struttura di Medicina fisica e Riabilitazione dell'ospedale Misericordia di Grosseto per essere valutate come possibili candidate allo studio in corso, scrivendo una mail all'indirizzo rrf@uslsudest.toscana.it e indicando nell'oggetto “Candidatura studio CogniCovid”.

Il dottor Mauro Mancuso

Il dottor Mauro Mancuso

Il team grossetano che segue lo studio

Il team grossetano che segue lo studio

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