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Attualità venerdì 27 ottobre 2017 ore 18:11
"Per la Tirrenica pedaggio il più basso possibile"
Lo ha detto il viceministro Nencini: "Progetto al Cipe entro la fine dell'anno". Sinistra italiana: "Revocare la concessione a Sat"
FIRENZE — La conferenza dei servizi per il progetto rivisto e corretto della Tirrenica sarà convocata "quanto prima". A dichiararlo è stato il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini a margine di un evento a Firenze.
"Il tratto della mancante della Tirrenica viene suddiviso in due parti - ha spiegato nencini - I 360 chilometri da Ansedonia fino a Grosseto saranno realizzati da Anas mentre il tratto a sud che si ricollega a Tarquinia sarà autostradale e sarà istituito un pedaggio. Stamo lavorando per tenerlo il più basso possibile".
"La conferenza dei servizi per lal Tirrenica nella versione definitiva verrà riconvocata quanto prima - ha garantito Nencini - e al Cipe andrà entro la fine dell'anno".
Sulla vicenda sono intervenuti Marco Sabatini e Daniela Lastri, coordinatori regionali di Sinistra Toscana.
“Sulla Tirrenica la posizione di Anas coincide con la nostra, è quanto rivendichiamo da sempre - scrivono Lastri e Sabatini - Non sappiamo se prima di scrivere al sindaco di Capalbio Bellumori abbiano letto la nostra mozione bocciata alcuni giorni fa dal Pd in consiglio regionale, in ogni caso qualcuno dovrebbe riflettere tutte le contraddizioni sul modo in cui è stata gestita questa vicenda, decisamente schiacciata sugli interessi di Sat”.
“Nella nota inviata al sindaco di Capalbio, Anas afferma che è pronta ad adeguare anche quel tratto di strada e che ha già elaborato il progetto partendo da quello approvato da Sat nel 2011, un intervento che costerebbe quasi il 20 per cento in meno rispetto all'autostrada - proseguono i coordinatori regionali di Sinistra Toscana - Ma la cosa più importante che Anas afferma è la necessità di avere un titolo giuridico per procedere allo sviluppo della progettazione e della realizzazione delle opere, in quanto vige ancora il regime di concessione a Sat. Dunque è necessario che il Cipe revochi questa concessione e individui in Anas il nuovo soggetto aggiudicatore”.
“La nota permette ora di giocare a carte scoperte: Anas ha definito una volta per tutte il percorso giuridico ed amministrativo da compiere - concludono Sabatini e Lastri - Un percorso da anni ostacolato da Pd e centrodestra ovunque, che abbiamo fatto in piena solitudine istituzionale ma insieme a tanti cittadini e associazioni. Tuttavia quanto messo nero su bianco da Anas fa emergere un elemento particolarmente preoccupante: c’è stato un tentativo di estromettere il comune di Capalbio dall’ipotesi di messa in sicurezza, come abbiamo più volte denunciato. Per noi è una prima vittoria e continueremo a tutelare il territorio, dal punto di vista ambientale, idraulico e paesaggistico, e chi lo abita. Il Partito Democratico che, incomprensibilmente, ha bocciato la nostra mozione in Consiglio regionale, dovrebbe farsi qualche domanda e trarre le dovute conseguenze”.
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