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Attualità mercoledì 08 febbraio 2023 ore 18:40

Cinghiali, ecco la mappa delle strade a rischio

Sono 67 gli incidenti con morti o feriti in 4 anni, 20 nel 2022. Coldiretti ha stilato la mappa dei luoghi a rischio per la presenza di cinghiali



FIRENZE — La Toscana si è confermata la prima regione per numero di incidenti provocati da animali selvatici nel 2022 con 20 sinistri ed in 4 anni il numero di incidenti che hanno causato feriti o lesioni mortali è salito a 67. Coldiretti Toscana ha stilato una mappa regionale delle strade di tutte le provincie dove la presenza di cinghiali, e di altre specie selvatiche, rappresentano una minaccia costante alla sicurezza di automobilisti, motociclisti e ciclisti.

L'Osservatorio sugli incidenti degli animali dell’Asaps ha diramato i dati del 2022 a pochi giorni di distanza dall’ennesima tragedia consumata sulle strade toscane, lungo la via Bolognese, all'altezza della frazione del Carlone, nel Comune di Scarperia e San Piero, dove Emanuele Diamanti, 47 anni, ha perso la vita dopo aver urtato un cinghiale.

La mappa

Sono una cinquantina, in tutta la regione, le strade individuate dal monitoraggio di Coldiretti ritenute ad elevato rischio . Si tratta di strade dove si sono verificati incidenti, anche mortali, documentate dalle cronache o oggetto di segnalazioni ripetute di attraversamento di cinghiali ed altre specie da parte degli agricoltori.

Spesso si tratta di strade che confinano con parchi e boschi anche importanti come la Superstrada Fi Pi Li, l’Autostrada A 11 Firenze Mare e l’Autopalio Siena – Firenze.

Nell’area mugellana le strade da codice rosso sono la Statale 67 (passo del Muraglione), la Via Bolognese nel Comune di Scarperia, il Passo della Futa, il Passo della Colla ed il Passo del Giogo. Due le strade nel pratese: la provinciale 325 e la provinciale 2 da Vernio a Fossato. 

Nella Valtiberina la Via Libbia, nel tratto che dal Comune di Anghiari porta alla località del Chiaveretto nel comune di Subbiano, in Valdichiana la SS71 nella zona di Castiglione Fiorentino e la strada provinciale Palazzo del Pero da Castiglion Fiorentino passando per la Foce fino a Palazzo del Pero.

In provincia di Lucca la Lodolina, la Pesciatina e poi via Romana e via di Sant’Alessio mentre in Versilia il viale dei Tigli a Viareggio e la variante Aurelia. 

Nel pisano la strada provinciale per Castellina Marittima, la provinciale delle Colline per Egola (Palaia), il tratto di via Livornese che collega Cenaia alle Quattro Strade (Crespina Lorenzana), la Provinciale 13 “del commercio”, la SR 69 Val di Cecina, la SR 439 Sarzanese Valdera e Tosco Romagnola Est. 

Sull’Isola d’Elba, assediata da cinghiali e mufloni, c’è la Via provinciale per Pomonte (Elba) mentre sulla terra ferma la Via Bolgherese.

A Grosseto la Via Aurelia nei tratta tra il capoluogo e Albinia, la Strada provinciale Montiano e la SR 74 Maremmana. 

Nel pistoiese la provinciale 5 tra i comuni di Pistoia e Montale, la Provinciale 7 nel tratto di Montale, la provinciale 19 nel tratto di Quarrata, la provinciale 40 tra i comuni di Montecatini T. e Serravalle Pistoiese ma anche tutta la rete stradale montana, in particolare il Lungo Reno della statale 66.

Tra la Lunigiana e la costa, nella provincia di Massa Carrara, le strade più pericolose sono la Statale per il Cerreto, la provinciale 35 per Filattiera-Mulazzo, la provinciale 60 per Moncigoli, la Via Comunale di Corneda tra Tresana e Aulla, la strada per la Foce, la strada provinciale per Casola in Lunigiana e la provinciale 31 dal casello di Pontremoli verso Mulazzo. 

Infine Siena con la strada provinciale 40 nel tratto del Comune di Pienza e la Strada dei Cappuccini.

“La presenza fuori controllo degli ungulati è diventato di problema di sicurezza che riguarda tutti. Cinghiali, daini, caprioli e mufloni non devastano solo i raccolti degli agricoltori ma sono un pericolo per la circolazione stradale, per le aree urbane e per la salute pubblica. Nella nostra regione centinaia di chilometri di viabilità tra statali, regionali, provinciali e comunali sono diventate delle trappole a causa delle alte probabilità di imbattersi in un cinghiale che sbuca all’improvviso in mezzo alla carreggiata con conseguenze purtroppo anche gravissime per chi percorre quel tratto. E’ un attimo fatale che può trasformarsi in tragedia. - ha detto Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana - A spingere i cinghiali nelle aree urbane è il numero fuori controllo di questa specie che nella nostra regione ha superato i 300 mila esemplari insieme ad altri fattori come la siccità, la presenza di una popolazione di predatori, il lupo, in forte aumento che li minaccia, la facile disponibilità di cibo nei centri abitati e l’incuria delle aree periurbane. La presenza di ungulati e predatori è una delle principali cause dell’abbandono delle nostre campagne e delle nostre montagne: aree spesso difficili in cui fare agricoltura è diventato impossibile ed insostenibile con conseguenze sul paesaggio, sulla cura del territorio, sulla biodiversità e sulla produzione di cibo per la comunità”.

In Toscana, su sollecitazione della Federazione regionale, è stata modificata dalla Regione Toscana la legge 310/2016, per consentire agli agricoltori-cacciatori di intervenire direttamente contro gli ungulati per proteggere i raccolti, dopo averne segnalato la presenza nei propri fondi. 

Il presidente regionale, Filippi conclude sull'intervento del Governo "Quello che chiediamo è un decreto legge urgentissimo per modificare l’articolo 19 della Legge 157 del 1992 che consenta di estendere i piani di controllo coordinati dalla Regioni ed arrivare così ad un contenimento drastico per contenere un fenomeno che non riguarda sol più e soltanto gli agricoltori ma tutta la collettività. Gli ungulati stanno provocando una strage sulle strade di tutto il nostro paese.

L'Ente Nazionale Protezione Animali è intervenuta sul tema per ridimensionare l'allarme "Non esiste in Toscana un’emergenza selvatici per la sicurezza stradale. E’ quanto emerge dall’analisi e dal raffronto dei dati statistici forniti da Istat e Associazione Amici della Polizia Stradale. I 20 sinistri gravi con il coinvolgimento della fauna, citati da un’associazione di categoria degli agricoltori, rappresentano lo 0,1% dei 13.596 incidenti stradali complessivamente verificatisi in Toscana (i dati complessivi si riferiscono a quelli forniti dall’Istat per il 2021). A causare i sinistri stradali in Toscana, sempre secondo l’Istat, sono soprattutto il mancato rispetto della precedenza e della distanza di sicurezza, nonché la distrazione alla guida".

Enpa prosegue "il dato della Toscana è perfettamente sovrapponibile a quello nazionale: solo 213 dei 151.857 sinistri verificatisi in tutto il territorio italiano ha visto il coinvolgimento di animali selvatici (cinghiali, lupi, daini, cervi ecc). Anche in questo caso si tratta di una percentuale del tutto trascurabile, lo 0.1% - che non ha alcuna significanza statistica.

Infine "L’utilizzo di opportuni sistemi di dissuasione e di segnalazione possono evitare del tutto tali sinistri. Dai dossi ai segnalatori acustici fino agli attraversamenti per la fauna tali dispositivi sono già ampiamente disponibili e possono essere realizzati in tempi brevi e con costi molto contenuti. Le fucilate non possono evitare un incidente, anzi spesso possono causarlo. Dossi, segnalatori acustici, sensori e attraversamenti faunistici, invece, possono salvare vite, umane e animali".


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