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Politica venerdì 09 dicembre 2016 ore 07:00

Dopo il No, Simiani propone un reset nel partito

Marco Simiani

Grosseto è stata una delle poche province toscane ha dire No, il segretario provinciale del Pd trae alcune conclusioni dall'esito del referendum



GROSSETO — Alla sconfitta del Sì al referendum costituzionale ha contribuito anche la provincia di Grosseto, una delle poche in Toscana dove ha prevalso il No (leggi gli articoli correlati). 

"Un 60 a 40 che non perdona. Ma che può far riflettere. - ha esordito Marco Simiani, segretario provinciale del Pd - Come è vero che il fronte del Sì contava pochi altri, oltre alla maggioranza del Pd, quello del No annoverava diversi Partiti e Movimenti, con esponenti che risiedono anche nelle amministrazioni locali. Se il Sì è accomunabile a quella forza riformista, che il Pd ha deciso di abbracciare anche con le amministrative affrontate quest’anno, un confronto con i numeri, seppur nella sconfitta, evidenzia un trend a favore del percorso scelto. Se pensiamo alle recenti amministrative di Grosseto, nel primo turno, la coalizione a sostegno della candidatura a sindaco di Lorenzo Mascagni, ha riscosso 16.043 voti. Le forze protese verso il Sì, il 4 dicembre, ne hanno riscossi 20.646 nel Comune di Grosseto, circa 4.600 in più".

Le considerazioni di Simiani sono molto ampie e prendono in considerazione non solo le più recenti chiamate alle urne; piuttosto una tendenza che va avanti dal 2014. Da questo, la decisione di proporre agli organismi un azzeramento di tutte le cariche della provincia, compreso la sua.

"A mio avviso non ci potranno né essere rivoluzioni socialiste né la ricerca di un consenso interno, senza una proposta reale e politica. - ha aggiunto Simiani - È necessario un passo avanti e dovremo farlo tutti, cogliendo a pieno l’opportunità che questo passaggio, per alcuni versi storico, ci sta dando. Detto questo, sono sicuro che il Pd, anche grazie al risultato di questo referendum, potrà affermarsi come vera forza riformista e punto di riferimento anche a livello locale. Un faro nel quale far convergere altre anime, sia quelle che hanno creduto nel Sì (ad una riforma necessaria), ma anche quelle che guardano al futuro del Paese, con responsabilità. Il mio impegno - ha concluso - non mancherà mai soprattutto per continuare ad affermare le ragioni di una politica di riforma e di cambiamento da sinistra". 


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