Attualità

Si studia la geotermia del futuro

Un laboratorio all'avanguardia fra sperimentazione e ricerca: sofisticate apparecchiature per migliorare le applicazioni e gli usi della risorsa

E' iniziata con un pensiero per i tragici fatti di Parigi l'inaugurazione di questa mattina, 14 Novembre, a Larderello dove è arrivata l'assessore regionale Federica Fratoni per tenere a battesimo il CegLab, insieme a numerose autorità.

 Un centro per il quale l'investimento complessivo ammonta a circa un milione e mezzo di euro, finanziati per quasi la metà dalla Regione Toscana e per la restante parte dal Cosvig, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche.

Un laboratorio pubblico, quindi, con partner scientifici come il Cnr, il Sant'Anna, l'università di Pisa. Ma non un centro di ricerca per addetti ai lavori, quanto piuttosto uno strumento concreto per offrire servizi a enti pubblici e imprese sulle applicazioni di una risorsa che c'è da sempre a Larderello  e viene sfruttata da 200 anni. 

"Oggi si chiude la prima tappa di un percorso iniziato anni fa con la nascita del Centro di Eccellenza - ha detto il sindaco di Pomarance Loris Martignoni - e oggi inauguriamo il laboratorio di eccellenza della geotermia, perchè noi qui a Larderello dove la geotermia è nata siamo stati i primi a fare geotermia e vogliamo mantenere l'eccellenza". "Farà ricerca e formazione di nuovi tecnici e servirà per sperimentare nuove applicazioni - ha aggiunto - Noi abbiamo un dna geotermico e lo vogliamo mantenere e sviluppare".

La dirigente di Cosvig Loredana Torsello ha spiegato come le apparecchiature del CegLab consentano ricerche applicate direttamente sul campo, laddove si trova il vapore. Mentre Alessandro Sbrana, professore dell'Università di Pisa e direttore scientifico del laboratorio, oltre a delineare le specifiche tecniche della struttura, ha annunciato che si svolgerà a Larderello l'estate prossima una summer school internazionale sulla geotermia, finanziata dal ministero degli esteri. 

"Il Cosvig è un esempio di pubblico che funziona - ha detto l'assessore Fratoni -  la geotermia rappresenta una delle risorse strategiche della Toscana e la Regione gli ha riconosciuto il livello di asset strategico per quello che è il piano energetico regionale e da questo indietro non si torna". "La sfida è di carattere ambientale, ma anche economico - ha proseguito - la Regione ha avviato un confronto con i sindaci e con Cosvig ed ha approntato le linee guida per la geotermia che chiamano in causa anche il ruolo delle amministrazioni locali: i sindaci devono avere la titolarità di pianificare e governare e di mettere in campo una titolarità".

Il riferimento dell'assessore regionale è al dopo-moratoria e ai permessi di ricerca in attesa di essere sbloccati. Un invito a "tornare a camminare" per la geotermia è arrivato dal presidente e amministratore unico di Cosvig Piero Ceccarelli. "Oggi la geotermia è considerata anche per normativa europea una energia rinnovabile - ha spiegato - non si possono porre limiti alla ricerca". "Se siamo all'avanguardia sull'alta entalpia, siamo indietro per quanto riguarda lo sfruttamento degli usi indiretti della bassa entalpia - ha aggiunto - Spero che si inizi dalla Toscana a sperimentare l'uso della geotermia per la produzione dell'energia elettrica dei cosiddetti impianti a ciclo binario. Anche per dare un contributo allo sviluppo e alla ricerca è nato il nostro laboratorio".