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Il rave va avanti e i sindaci lanciano l'allarme

Un giovane è morto e un incendio si è sviluppato a Valentano ma il raduno non autorizzato va avanti. I primi cittadini del Grossetano alzano la voce

Non è bastato che uno dei giovani sia stato ritrovato morto nel lago di Mezzano. Non è servito che oggi un incendio sviluppatosi tra le sterpaglie a Valentano sia arrivato a poca distanza. Va avanti il rave party a cui da venerdì sera stanno partecipando migliaia di giovani arrivati da tutta Italia e dall'Europa.  L'evento, mai autorizzato, è iniziato la notte fra il 13 e 14 Agosto nella zona tra Valentano e Latera, in un'area di confine tra il viterbese e la provincia di Grosseto. 

E proprio dalla Maremma alzano la voce oggi i sindaci di Manciano, Pitigliano e Sorano - rispettivamente Mirco Morini, Giovanni Gentili e Pierandrea Vanni - che in una nota congiunta diffusa anche attraverso i social (qui sotto c'è la versione integrale) invocano l'intervento dello stato e definiscono la manifestazione un attacco frontale ai territori e ai comuni limitrofi chiedendo alla prefettura massima attenzione, data anche la situazione di emergenza sanitaria.

“Questo raduno illegale è una vera e propria incursione nei confronti dei nostri territori", affermano. "Nel prendere atto con profonda amarezza che lo Stato non si sia dimostrato capace di prevenire, per di più durante una pandemia da Covid-19 in corso dal 2020, una clamorosa manifestazione di illegalità da ogni punto di vista - proseguono - noi sindaci riteniamo che a oggi non sia stato assicurato un adeguato e continuo controllo dei territori".