Cronaca

Cadavere senza testa, era un senzatetto domenicano

E' stato identificato il corpo ritrovato sul monte Sagro il 30 dicembre: era di un immigrato domenicano che, al momento del decesso, aveva 59 anni

foto Soccorso Alpino

La procura e la squadra mobile hanno risolto il mistero del corpo senza vita ritrovato il 30 dicembre scorso sulle Alpi Apuane da alcuni escursionisti, privo della testa, di un braccio e di parte del bacino. Si tratta di Pedro Rafael Nova, un clochard di origine domenicana di 59 anni, colpito da un ordine di espulsione della procura di Grosseto.

L'identificazione è stata resa possibile da una targhetta con la scritta Scotto 13 cucita nel giubbotto trovato addosso al cadavere insieme ad alcuni scontrini di un bar sempre di Grosseto, l'indirizzo di una struttura della Caritas di Pisa, una conchiglia e 35 euro.

Gli investigatori hanno scoperto che il giubbotto era appartenuto ad Emilio Scotto, per alcuni anni ospite di una casa di riposo di Grosseto. Dopo la sua morte, la figlia aveva donato gli abiti del padre ad un senzatetto che viveva vicino al cimitero di Porto Santo Stefano, dove puliva le tombe e chiedeva l'elemosina: Pedro Rafael Nova, appunto. 

Alcuni commercianti hanno anche riconosciuto alcuni degli effetti personali del domenicano, come la conchiglia, simbolo dei pellegrini che percorrono il cammino di Santiago. Pedro Rafael era infatti molto religioso e, forse per sfuggire all'ordine di espulsione, potrebbe essersi spinto fino al monte Sagro delle Alpi Apuane, meta di molti pellegrini. Gli inquirenti non escludono che possa essere morto di freddo durante la salita e che poi gli animali del bosco abbiano infierito sul cadavere.

La conferma definitiva dell'identità del corpo ritrovato sul monte Sagro arriverà dall'esame del dna, ancora in corso.