Cronaca

​La lite per la droga, l'omicidio poi la fuga

Al setaccio la casa dell'uomo fermato per la morte del colombiano il 23 dicembre a Grosseto. Ipotesi lite per lo scambio di soldi e drogato

Comincia a farsi più definito, anche se ancora le indagini sono in corso, il quadro dell'omicidio che ha sconvolto Grosseto il 23 dicembre (vedi articoli correlati) e che ha causato la morte di un uomo di origine colombiana, freddato con un colpo di pistola in via della Pace. All'origine del delitto, per la polizia che conduce le indagini, potrebbe esserci una lite per soldi e droga degenerata nella sparatoria. Nella sparatoria è rimasto gravemente ferito da una pallottola al petto anche un altro uomo, di origine senegalese, ricoverato all'ospedale Misericordia.

La polizia ha passato al setaccio la casa del 27enne sudamericano fermato per l'omcidio ieri dalla stradale di Imperia mentre, a bordo di una macchina rubata con targa francese, tentava di raggiungere la Francia. A bordo, con lui, un'altra persona sul cui ruolo ora gli investigatori indagano.

Secondo quanto emerso fino a ora, il presunto omicida sarebbe stato contattato dai due uomini coinvolti nella vicenda. Poi, per divergenze negli accordi, sarebbe scaturita una lite finita culminata nella sparatoria. Prima sarebbe stato colpito l'uomo rimasto ferito, poi il colombiano a cui non è valso riuscire a salire in macchina per cercare di mettersi in salvo. Nessuno dei tre è residente a Grosseto.

A quel punto è iniziata la fuga del giovane sudamericano, terminata ieri a pochi chilometri dal confine francese. Il giovane accusato dell'omicidio ora si trova nel carcere di Grosseto.