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Ancora un contagio di virus Chikungunya

Il paziente è stato ricoverato per alcuni giorni, e il caso risulta accertato ma non autoctono. Disinfestazione urgente contro la zanzara tigre

Ancora un contagio di virus Chikungunya in Toscana, questa volta a Grosseto dove un uomo ha avuto necessità di alcuni giorni di ricovero. Il caso è accertato, così il sindaco della città Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha disposto tramite ordinanza (qui sotto la versione scaricabile) la disinfestazione in via d'urgenza contro la zanzara tigre nella zona in cui il paziente si è intrattenuto.

Sì perché è proprio la zanzara tigre (Aedes Albopictus) il vettore del virus che ha infettato il paziente individuato nel capoluogo della Maremma, che lo avrebbe comunque contratto in un paese estero.

Solo l'altro ieri un caso analogo era stato rilevato a Carrara. Un mese fa a Montignoso, sempre in area apuana.

ll virus, i sintomi

"La Chikungunya è una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette, in particolare del genere Aedes", spiega l'Istituto superiore di sanità (Iss) nella pagina appositamente dedicata a questa patologia certificata per la prima volta in Tanzania in occasione di un'epidemia del 1952.

Il virus responsabile appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus.

Il periodo d'incubazione è in media di 3-7 giorni, ma può arrivare a 12 giorni. Febbre e dolori articolari importanti e spesso debilitanti (donde il nome del virus che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”) sono i principali sintomi della malattia. Ad essi si aggiungono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo.

"Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente, tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o anche anni", affermano gli esperti. E ancora: "Occasionalmente sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali". Negli anziani, "la malattia può essere una concausa di morte".