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Non sarà Grosseto la Capitale della cultura 2024

Pesaro batte le altre 9 finaliste, tra le quali figuravano anche due città toscane. L'annuncio in diretta del ministro Dario Franceschini

Sarà Pesaro la Capitale italiana della cultura 2024. Lo ha annunciato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini durante la proclamazione, presenti i sindaci delle città candidate.

Battute le città toscane di Grosseto e Viareggio che erano arrivate in finale tra le 10 città con i migliori progetti presentati.

Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ha commentato a caldo "Anche se la nostra città non ha vinto, siamo comunque immensamente fieri del percorso che ci ha portato fino a qui. Un percorso che ha appassionato e riunito cittadini, amministrazioni, fondazioni, aziende e associazioni di tutto il territorio in un’unione di forze e di intenti davvero portentosa. Voglio fare i complimenti alla vincitrice Pesaro e a tutte le 10 realtà finaliste: è stato un vero piacere condividere con loro questa esperienza e siamo certi che da qui potranno nascere collaborazioni interessanti. Voglio ringraziare di cuore i miei compagni di viaggio in questa avventura, a partire dal mio assessore alla Cultura Luca Agresti, tutta la Giunta, il segretario generale Luca Canessa, Anna Bonelli funzionaria del Settore Cultura, Alessandro Corina direttore artistico della candidatura e Promo PA per la preziosa consulenza. “La sconfitta non è il peggiore dei fallimenti. Il vero fallimento è non averci provato”, diceva lo scrittore George Edward Woodberry. E noi ci abbiamo provato, tutti insieme. Con il cuore. Per questo Grosseto ha comunque vinto".

Pesaro è stata scelta all'unanimità dalla commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali. La prima prescelta fu Mantova, a cui seguirono Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica. Nel 2022 sarà Procida, mentre nel 2023 sarà il turno di Bergamo e Brescia.