Cronaca

La morte del carabiniere Santarelli, 10 anni dopo

Dieci anni fa si spegneva Antonio Santarelli, vicebrigadiere dei carabinieri. L'aggressione subita in servizio lo ridusse in coma, poi alla morte

La cerimonia al cimitero

Dieci anni fa si spegneva il vicebrigadiere dei carabinieri Antonio Santarelli, Medaglia d'oro al valor civile alla memoria rimasto vittima di una brutale aggressione in servizio a Sorano che lo ridusse in coma, portandolo poi alla morte. Il suo collega, l'appuntato scelto Domenico Marino, rimase gravemente ferito. Era il 25 Aprile 2011 quando avvenne l'aggressione. Santarelli morì l'11 Maggio 2012.

E stamani i carabinieri hanno commemorato l'amara ricorrenza con una cerimonia iniziata al cimitero di Pitigliano, dove Santarelli è sepolto. Qui erano presenti il vescovo Giovanni Roncari, il prefetto Paola Berardino, il questore Antonio Mannoni, il comandante provinciale della guardia di finanza colonnello Cesare Antuofermo, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Giuseppe Adinolfi e un nutrito numero di carabinieri della compagnia di Pitigliano oltre ai sindaci di Pitigliano Giovanni Gentili e di Sorano Pierandrea Vanni.

Nell'occasione è stata deposto un omaggio floreale sulla tomba del militare mentre il trombettiere della fanfara dei carabinieri di Firenze eseguiva il Silenzio. La commemorazione è proseguita nella chiesa di Santa Maria Assunta di Pitigliano, dove il cappellano militare don Pietro ha celebrato la messa a suffragio di Antonio Santarelli.

Quel 25 Aprile 2011, Santarelli e l'appuntato Marino fermarono per un controllo un’autovettura i cui occupanti provenivano da una festa non autorizzata, un rave party in corso a Sorano. Il conducente dell’autovettura, 19 anni, improvvisamente afferrò un bastone e aggredì i due carabinieri, colpendoli con forza brutale al capo e al volto.