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Geotermia, la strategia tra sviluppo e tutela

Lo slancio territoriale a essere punto di riferimento nell'uso della risorsa, e l'imperativo di dover proteggere l'ambiente: istituzioni a confronto

Sviluppo e ambiente, è la sfida futura della geotermia

Per la geotermia una strategia che coniughi sviluppo e tutela: è il punto di caduta individuato nel confronto istituzionale di ieri, quando a Monterotondo Marittimo si è celebrato il consiglio comunale aperto dedicato alla geotermia a cui hanno preso parte anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, l'assessore regionale allo sviluppo economico Leonardo Marras e la consigliera regionale Donatella Spadi.

La tensione è duplice. Da un lato c'è lo slancio territoriale a voler essere punto di riferimento nell'utilizzo della risorsa geotermica, dall'altro si pone l'imperativo di dovere e volere proteggere l'ambiente. Il sindaco di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine solleva anche il tema di uno sviluppo toscano pluricentrico: "Non siamo una regione mono direzionale, e i suoi vertici non si concentrano solamente nell’area centro".

Stringendo sul tema geotermia: “Oggi più che mai, anche su un piano di programmazione energetica nazionale, la geotermia deve rivestire un ruolo cardine per essere maggiormente indipendenti dalle risorse energetiche estere non rinnovabili. Ma noi pensiamo che - sottolinea Termine - oltre a un piano di investimenti da parte del concessionario, la risorsa geotermica debba essere vista come l’elemento di crescita e sviluppo delle comunità".

"Geotermia e turismo - ha ricordato il presidente Mazzeo che prima di arrivare a Monterotondo Marittimo aveva visitato la Nuova Solmine di Casone a Scarlino - possono essere due facce della stessa medaglia e la sfida da cogliere nel prossimo futuro è quella energetica: la Toscana, infatti, ha tutte le condizioni per essere autosufficiente e non dipendere da altri".