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Latte Maremma, Sani incontra azienda e produttori

Per l'onorevole Luca Sani, il Latte Maremma è un esempio virtuoso di rapporto tra produzione e trasformazione; presentate le misure di sviluppo

L’onorevole Luca Sani, presidente della XIII Commissione agricoltura della Camera, ha incontrato presso la sede del Consorzio Latte Maremma il presidente Tistarelli e il Cda dell’azienda insieme ai rappresentanti delle organizzazioni agricole, Cia, Coldiretti e Confagricoltura, per un confronto sulle difficoltà del comparto lattiero caseario.

“Dall’incontro – spiega Luca Sani – è emerso che anche in una realtà di nicchia come quella di Latte Maremma, caratterizzata da un rapporto virtuoso fra produzione e trasformazione, si vivono le stesse difficoltà che colpiscono il comparto lattiero caseario sul piano nazionale. Con gli allevatori che soffrono terribilmente le politiche di cartello delle grandi multinazionali, che impongono prezzi per il ritiro della materia prima che non remunerano nemmeno i costi di produzione. Mentre chi trasforma il latte ha di conseguenza grosse difficoltà a tenere botta a prezzi molto bassi sugli scaffali della Gdo. A questo si sono aggiunte preoccupazioni più specifiche dei produttori per le difficoltà di accesso al credito per aggiornare stalle e impianti, e per l’opposizione di Bruxelles all’introduzione dell’etichettatura sull’origine del latte”.

Da parte dell’onorevole l’impegno di dare garanzie al comparto lattiero caseario che, con i suoi 250mila addetti e 15miliardi di valore della produzione, è un settore strategico per l’agroalimentare italiano. Dall’incontro è emersa la necessità di istituire un tavolo tecnico nazionale per definire nella filiera un metodo condiviso d’indicizzazione dei prezzi del latte, ma anche un piano straordinario di promozione del consumo di latte fresco e le azioni specifiche per i formaggi Dop nel piano straordinario per il made in Italy.

“Quella del Latte Maremma è una realtà di primordine che facendo leva sull’alleanza tra chi produce latte e chi lo trasforma, riesce a distribuire benefici a tutte le componenti della filiera lattiero casearia, ivi compresi – conclude – i consumatori che possono acquistare prodotti di qualità a costi accessibili”.