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"Una riapertura anticipata è possibile"

Il sindaco si fa portavoce dei professionisti: "Estetisti e parrucchieri non possono più aspettare. Indispensabile rimettere in moto il settore"

Foto di Antonfrancesco Vivarelli Colonna (da Facebook)

Per il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna una riapertura anticipata delle attività legate al benessere e e alla cura della persona, è possibile.

"Da settimane - scrive il sindaco in un post sulla sua pagina Facebook-  mi faccio portavoce delle esigenze delle categorie della mia città e – fin dagli esordi – ho sostenuto che l'emergenza non era solo sanitaria, ma anche economica. Oggi ho incontrato la categoria dei professionisti del benessere e della cura della persona, che in questo momento stanno protestando contro la decisione del governo di rimandare la riapertura delle loro attività. Lo slittamento delle aperture di parrucchieri e centri estetici rappresenta un serio pericolo per la sopravvivenza di queste aziende: ci troviamo nel periodo in cui sono focalizzati la maggior parte dei guadagni di questi professionisti. Oggi più mai, nella giornata dei lavoratori, sono fermamente convinto che debba essere garantito il diritto al lavoro di questa categoria già duramente provata e che coinvolge, nella maggior parte dei casi, donne lavoratrici ed imprenditrici la cui attività rappresenta l’unica fonte di reddito".

"È indispensabile rimettere in moto un settore che offre un servizio, come quello della cura alla persona, di fondamentale importanza per il benessere non solo fisico, ma anche psicologico, dei cittadini. Una riapertura anticipata -prosegue Vivarelli Colonna - è possibile: i professionisti sono pronti a garantire tutte le misure di sicurezza necessarie, per questo la categoria richiede a gran voce al Governo linee guide condivise al protocollo di sicurezza che siano precise e puntuali. Queste categorie sono già solite usare norme igieniche esemplari. Il blocco di queste attività favorisce l'insorgenza delle realtà di lavoro in nero, dove le norme igienico-sanitarie e le disposizioni di sicurezza non possono essere garantite: una situazione pericolosissima in questo delicato periodo di ripresa. A coloro che combattono per salvare le proprie attività, con le lacrime agli occhi e un grande punto interrogativo sul futuro, quest'anno più che mai buon primo maggio".