Attualità

Ucraina, la Maremma coltiverà 15mila ettari in più

L'obiettivo è contribuire all'autosufficienza negli approvvigionamenti di cibo, il via libera alle coltivazioni di terre a riposo è giunto dall'Ue

Gli agricoltori della Maremma potranno coltivare 15mila ettari di terreni a riposo per contribuire al raggiungimento dell'autosufficienza italiana negli approvvigionamenti di cibo in un momento di grandi turbolenze legate alla guerra in Ucraina.

A darne notizia è Coldiretti che annuncia il via libera dell’Unione europea a una delle misure richieste proprio dall'associazione degli agricoltori per fronteggiare la crisi innescata dalla guerra in Ucraina con la messa a coltivazione di 4 milioni di ettari nella Ue, 60mila nella sola Toscana e appunto 15mila nel Grossetano.

Obiettivo: ridurre la dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli e dei fattori produttivi. Ma non è l’unica novità. A fare il punto è Coldiretti Grosseto col suo direttore Milena Sanna. L'associazione è reduce da settimane di mobilitazioni una proprio a Grosseto e di incontri con il governo per scongiurare il default delle imprese agricole e della pesca in grandissima difficoltà a causa dell’impennata senza precedenti dei costi energetici, delle materie prime e dei concimi aggravata dal conflitto in Ucraina.

“In una situazione in cui un'azienda agricola su tre è costretta a tagliare i raccolti o a razionare il cibo a mucche, asini e polli – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana e delegato confederale - le misure adottate sono importanti per invertire la rotta e non far chiudere le aziende agricole e gli allevamenti sopravvissuti". 

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