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"Per la Tirrenica ci vuole una proposta seria"

A suggerirlo è l'onorevole Sani che invita Vivarelli Colonna a formularne una a Sat. L'adeguamento dell'Aurelia è idea degli anni '90

M’ha lasciato lei, ma l’ho deciso io, rischia di finire così secondo l'onorevole Luca Sani la vicenda del corridoio tirrenico in Maremma.

"Un’infrastruttura determinante per lo sviluppo economico e il futuro di questo territorio, inutile menare il can per l’aia", così è intervenuto a gamba tesa nel dibattito sull’autostrada, l’onorevole Sani, presidente della XIII Commissione agricoltura della Camera. "Ho la netta impressione che Sat stia facendo una proposta inaccettabile in termini tecnici, sottovalutando il tema delle complanari, per farsi dire di no dal territorio. Questo sta succedendo. E il problema è che in troppi stanno facendo il gioco della società".

E così l'onorevole Sani invita i sindaci a non limitarsi a un'opposizione sterile ma a studiare un'alternativa solida.

"Se si fosse stati in grado di adeguare l’Aurelia, ci saremmo arrivati ai tempi della proposta Amato di fine anni 90. - ha sottolineato Sani - Ma se non c’erano le risorse pubbliche allora, mi pare utopico pensare di poterne trovare oggi. Al netto di ogni altra considerazione. Per cui, oggi, o si aspetta il finanziamento Anas di un km all’anno, oppure si fa un intervento risolutivo attraverso i capitali privati di Sat, di proprietà della Società Autostrade". 

L'onorevole a questo punto chiama in causa il sindaco di Grosseto e neopresidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna che, a questo punto, ha la responsabilità di farsi carico di una proposta a Sat che sia sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale sotto ogni punto di vista.