Politica

Lo stop dello scalo merci arriva in Regione

Marras (Pd): “Prospettiva da evitare, ho interessato subito la giunta per capire come intende muoversi la Regione Toscana”

“L’ipotesi di trasferimento a Roma, a partire dal primo settembre, del personale di Cargo Trenitalia in forza a Grosseto è molto preoccupante, mi sono subito attivato con la giunta regionale per capire quali azioni può mettere in campo la Regione a sostegno dei lavoratori", così il consigliere regionale Leonardo Marras (Pd) si è mosso per conoscere le sorti di 29 macchinisti.

"Si tratta di un ulteriore indebolimento del settore, dopo i trasferimenti e i conseguenti tagli al personale operati negli ultimi anni da Trenitalia, che francamente non mi spiego. - ha detto - L’impegno della Regione Toscana per sostenere lo sviluppo della costa e la generale ripresa dell’economia passa anche dalle politiche sui trasporti".

Il trasferimento dei lavoratori, infatti, recherebbe un grave danno per l'economia regionale dal momento che da sempre il trasporto su ferro ha rappresentato un collegamento privilegiato per i poli industriali e produttivi.

"Il trasferimento significherebbe, di fatto, lo smantellamento della divisione Cargo di Grosseto che, invece, per la sua posizione baricentrica potrebbe essere polo attrattore di nuovi investimenti importanti per lo sviluppo dell’intera maremma", ha concluso Marras che ha presentato un'interrogazione a risposta orale al consiglio regionale.

Hanno sottoscritto l’interrogazione anche i consiglieri Gianni Anselmi, Francesco Gazzetti, Antonio Mazzeo, Andrea Pieroni, Fiammetta Capirossi, Serena Spinelli, Enrico Sostegni, Elisabetta Meucci, Monia Monni e Paolo Bambagioni. La sorte che spaventa lo scalo grossetano, infatti, toccherà anche alle divisioni di Firenze e Pisa; a ciò si potrebbe aggiungere anche la riorganizzazione dell'impianto di manutenzione rotabili di Livorno.