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"Estendere il porta a porta a tutto il territorio"

Da Legambiente l'appello alla città capoluogo per seguire le buone pratiche e raggiungere l'obiettivo 2020 della raccolta differenziata

Foto di repertorio

In Maremma la raccolta differenziata cresce lentamente, ma cresce. Lo ha evidenziato Angelo Gentili di Legambiente anche se la soglia del 75% entro il 2020 è lontana come anche quella del 65% del 2012 (leggi l'articolo correlato).

“Continuare a impegnarsi sulla raccolta differenziata spinta – ha spiegato Angelo Gentili di Legambiente – è un segnale che occorre dare con forza, anche perché è l’unico modo per raggiungere un risultato che renda alla Maremma un ruolo guida in questo campo. Invitiamo tutti i comuni della provincia a continuare sulla strada della raccolta differenziata e dare così un segnale forte".

L'invito è rivolto anche al Comune di Grosseto, che dal 34,26% è salito a 40,44%, chiamato a estendere il porta a porta a tutto il territorio comunale, in modo da rappresentare il capofila per tutta la Maremma. In tutta la provincia l'unico Comune a superare la soglia del 65% e avvicinarsi a quella del 75% è Magliano (leggi l'articolo correlato), dato che spinge Legambiente a stimolare un salto di qualità.

Nella classifica dei comuni capoluogo della Toscana, Grosseto è terzultima, davanti solo a Massa (32,16%) e Carrara (39%). Tra i comuni della provincia di Grosseto ci sono gli esempi negativi di Monte Argentario, Civitella Paganico e Monterotondo. Complessivamente Massa Marittima è passata dal 28% del 2014 al 40% del 2015; Arcidosso dal 17% al 22%, Cinigiano dal 19% al 24%, Montieri dal 18% al 25%, Orbetello dall’8% al 15%, Pitigliano dal 38% al 45%, Roccalbegna dal 32% al 39%, Santa Fiora dal 18% al 24% e Scarlino dal 38% al 45%.

Per fare il salto di qualità che serve, Legambiente invita spinge su educazione ambientale e tutela dei sistemi ecologici, ma anche stimolo all'utilizzo di materie seconde derivate dagli scarti o dal riciclo dei rifiuti.