I posti barca erano collocati nei porti turistici della costa maremmana e dell'Argentario più prestigiosi e venivano pagati 'in nero' fino a sottrarre alla tassazione oltre 850mila euro. E' quanto scoperto dalla guardia di finanza di Grosseto che ha condotto 51 controlli con i vari reparti competenti nei confronti di proprietari di quei posti barca.
Le indagini sono iniziate da Porto Santo Stefano con acquisizione di dati da agenzie di intermediazione nautica. Poi però incrociando i dati l'inchiesta è arrivata a individuare 300 posizioni potenzialmente irregolari con locazioni risalenti anche al periodo precendente alla pandemia.
I 51 controlli avviati in seguito hanno coinvolto persone su tutto il territorio nazionale: 15 in Toscana, 20 nel Lazio, 11 in Umbria, 3 in Lombardia, 1 in Abruzzo ed 1 in Emilia Romagna. Da lì la ricostruzione sugli 850mila euro complessivamente incamerati in modo irregolare.
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