Attualità

Più di trentamila pasti serviti dalla Caritas

Sempre più persone si rivolgono alla Caritas diocesano per superare le situazioni di disagio. Aumentano le domande al centro di ascolto

Superata, anche nel 2016, la quota dei 30mila pasti serviti alle persone che si rivolgono alla Caritas Diocesana. Nel 2015 si è sfiorata la soglia dei 30.281, mentre l'anno che si è appena concluso ha visto una lieve flessione che raggiunge i 30.073 pasti. Ma questo non significa che le persone che chiedono aiuto siano diminuite, anzi i numeri dicono il contrario. 

Dai dati forniti dalla stessa Caritas, i pranzi serviti sono aumentati di 858 unità, toccando il record di 20.256 pasti serviti in un anno. A calare, e quindi a diminuire il bilancio complessivo, sono state le cene, schede da 1.066 a 9.817 in un anno.

Alla Caritas diocesana, però, le persone non si sono rivolte esclusivamente per un pasto caldo, ma anche per usufruire dei servizi del centro di ascolto. Il servizio ha registrato 7.033 consulenze per una media di 5,7 colloqui a persona.

“Questi numeri, ma soprattutto le storie che stanno dietro ad essi ci dicono che molte persone sul nostro territorio si sono letteralmente incagliate nella povertà, ne sono rimaste come intrappolate e fanno più difficoltà, rispetto al passato, ad uscirne. – commenta il direttore di Caritas, don Enzo Capitani – Questa difficoltà maggiore dipende da vari fattori, non ultimo che le situazioni per le quali si rivolgono alla Caritas sono sempre più complesse, non riguardano quasi mai solo il singolo individuo, ma un intero nucleo familiare. Spesso notiamo che non è neppure sufficiente avere un reddito da lavoro o da pensione o un’abitazione, perché le cause che generano povertà sono talmente articolate, che cambiano anche i paradigmi con cui eravamo abituati a fare i conti nel trattare le situazioni di disagio sociale". 

L'appello della Caritas è a fare rete per offrire un servizio che vada sempre più in profondità e aiuti le famiglie.