Attualità

Pestaggio in piazza, interviene la Caritas

Il direttore dell'associazione diocesana di Grosseto don Enzo Capitani commenta l'episodio di alcuni giorni fa: "Abbassiamo i toni"

Don Enzo Capitani

"Fermiamoci, abbassiamo i toni finché siamo in tempo. Imbocchiamo la strada del dialogo, l''unica che ci può far raggiungere il bene comune, che è il primo frutto di una tolleranza praticata senza buonismi". E' l'appello di don Enzo Capitani, direttore di Caritas diocesana di Grosseto, che prende spunto dal pestaggio da parte di un autista della Tiemme nei confronti di un uomo che si è verificato nei giorni scorsi nel piazzale della stazione. 

"Non mi interessa commentare il fatto in sé, che non ha bisogno di commenti - dice don Capitani -. Oltre alla violenza, sempre da condannare, mi spaventa il fatto che fra due-tre giorni avremo già dimenticato e ci concentreremo su altro, perché nel frattempo altri fatti avranno occupato la scena. Quand'è che ci fermiamo a riflettere con serietà su quel che accade, senza farci inghiottire dal tritacarne dell'attualità? E' questa la domanda che mi assilla, assieme alla constatazione che stiamo seriamente rischiando di perdere di vista il senso più profondo della parola tolleranza. L'abbiamo confusa col buonismo, mentre essa è assunzione di responsabilità, consapevolezza che io non ho sempre ragione e l'altro sempre torto e che, pertanto, non siamo mai autorizzati a reagire come ci pare di fronte a situazioni che non ci piacciono, ma provando sempre a tenere bene in vista un bene che ci travalica, il bene di tutti, il bene comune. Tutti - prosegue il direttore di Caritas - dobbiamo interrogarci quando in una città accadono episodi di violenza, perché nessuno può tirarsene fuori. Non può farlo la politica, che a volte offre di sé un'immagine non positiva, soprattutto quando fa prevalere un'idea di contrapposizione, alimentata anche dall'insulto verbale, che fa apparire tutto come un campo di battaglia".