Politica

"Arriva Salvini, ma non gli do il benvenuto"

Mascagni: "Mi piacerebbe però sapere da Vivarelli Colonna come si fa a citare La Pira e a farsi sostenere dalla Lega"

Lorenzo Mascagni

Lorenzo Mascagni non ha visto di buon occhio l'arrivo del segretario federale di Lega Nord Matteo Salvini a Grosseto. 

"Arriva Salvini nella nostra civile città, ma non gli do il benvenuto. Non do soprattutto il benvenuto allo stile aggressivo, al linguaggio rabbioso, alla posa orgogliosamente da bava alla bocca che il leader della Lega esibisce insieme allo stock delle sue felpe. Grosseto ha un'altra storia e non è quella che Salvini e i suoi epigoni vorrebbero imporci", esordisce il candidato a sindaco Lorenzo Mascagni.

"Io che a Grosseto sono nato e ci vivo da sempre - prosegue - provo sinceramente un forte imbarazzo solo a pensare che si pensi di poter governare questa storia e il futuro della nostra città propinandoci le ricette egoistiche, xenofobe e grette di un partito nato per 'liberare' il nord dalla 'palla al piede' del 'meridione' e che oggi si è 'ingrandito' diventando una forza politica che vorrebbe liberare l'Italia da tutti i sud del mondo. Un partito che solletica gli istinti più beceri, che cavalca paura, egoismo e che brandisce le parole come armi contundenti non appartiene e non può appartenere alla storia civile e politica della nostra città". 

"Salvini viene a Grosseto per propinare la stessa identica ricetta che propone ovunque. Per lui una città vale l'altra per la sua propaganda. Ma Grosseto è altra cosa. Grosseto ha gli anticorpi per reggere l'assalto. Mi piacerebbe però sapere da Vivarelli Colonna, come si fa a citare La Pira e a farsi sostenere dalla Lega. La politica è fatta di scelte. Lui cosa sceglie?".