Attualità

La neurologia grossetana sbarca in America

La prestigiosa rivista “JAMA Neurology” ha dedicato un articolo in riferimento al caso di una diagnosi sulla base di sintomi neurologici

Roberto Marconi

La rigorosa applicazione del metodo clinico e l’intuito del medico sono alla base della diagnosi precoce di patologie oncologiche, che possono manifestarsi anche con segni e sintomi clinici lontani dalla sede in cui la malattia ha esordio.

Questo è quanto si è verificato all’ospedale di Grosseto, dove l’equipe della Neurologia diretta dal dottor Roberto Marconi ha effettuato una diagnosi di tumore gastrico, in un anziano paziente che aveva manifestato sintomi neurologici, difficilmente riconducibili alla patologia primaria, proprio per la rarità con cui si associano a questo tipo di tumore.

La peculiarità della diagnosi e la capacità dell’equipe medica che l’ha prodotta hanno valso la pubblicazione del caso clinico grossetano sulla prestigiosa rivista americana di Neurologia, “JAMA Neurology”, il mensile scientifico pubblicato dall’American Medical Association, che raccoglie e diffonde i contributi più importanti a livello internazionale sulle patologie e sulla ricerca neurologica. 

Da lunedì 9 maggio, nell’edizione on line, è riportato l’articolo a firma del dottor Roberto Marconi e del dottor Simone Gallerini, neurologi dell’ospedale Misericordia di Grosseto, e del dottor Luca Marsili, del Dipartimento di Neurologia e Psichiatria dell’università La Sapienza di Roma.

"Nei pazienti colpiti da cancro - spiega il dottor Marconi - può verificarsi una sorprendente varietà di sintomi neurologici talvolta prima che la malattia sia diagnosticato. In questi casi, le manifestazioni neurologiche paraneoplastiche coinvolgono potenzialmente qualsiasi parte del sistema nervoso, con una sintomatologia molto varia, pur con alcune caratteristiche comuni. Purtroppo i tumori responsabili di queste sindromi sono spesso asintomatici, tanto che sono i disturbi di natura neurologica a indurre il paziente a consultare il medico. Ed è a questo punto che l’applicazione rigorosa del metodo clinico e l’intuito del medico diventano determinanti per la corretta diagnosi. Come appunto è avvenuto con il nostro caso pubblicato sulla rivista JAMA Neurology”.