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Uno strano processo ha innescato l'incendio

L'Arpat ha effettuato un sopralluogo all'impianto di San Martino e sui terreno dove era stato distribuito il materiale di risulta che ha preso fuoco

Foto: Arpat

La combustione del materiale di risulta presso l'impianto a biogas di località San Martino è sotto la lente dell'Arpat. L'incendio (leggi l'articolo correlato), si è esteso per circa 3 ettari, lungo i terreno dove era stato distribuito il digestato prodotto dal processo di derivazione, di insilati di mais, grano, pollina e sansa vergine di oliva, dell'impianto in attesa di essere interrato.

Durante le operazioni di spegnimento che hanno visto i vigili del fuoco al lavoro per circa sette ore, sul posto è arrivata anche l'Arpat che ha effettuato il sopralluogo. A preoccupare, inoltre, è stata la segnalazioni di fumo bianco proveniente dal terreno e che per colpa del vento si è diffusa notevolmente.

Come si legge in una nota diffusa dall'Arpat le indagini sono ancora in corso, ma si presume che il forte vento di grecale abbia essiccato il digestato, facilitandone la combustione; rimane però da capire con quale innesco.