Politica

Ecco il modello 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle presenta una proposta innovativa per la gestione della cosa pubblica. Il candidato a sindaco Giacomo Gori spiega i passaggi

Giacomo Gori

Parte da Grosseto una delle maggiori innovazioni create dal gruppo di attivisti del Movimento 5 Stelle. “Da giugno – spiega il candidato a sindaco del Movimento, Giacomo Gori – il nostro capoluogo avrà un sistema rivoluzionario, pratico ed efficiente. Questo non andrà a intaccare il vecchio modello amministrativo che resterà comunque in funzione. Siamo però convinti che dare ai cittadini la possibilità d’incidere direttamente sulla gestione del proprio Comune sia una svolta storica”. 

Nel progetto presentato dal M5s grossetano le riunioni di giunta diventano pubbliche. Il consiglio comunale recupererà il proprio ruolo di organo politico, gli assessori quello esecutivo. Il sindaco sarà il garante dell’applicazione del modello e delle linee programmatiche indicate dai cittadini. La grossa novità proposta dal Movimento 5 Stelle riguarda l’introduzione di una fase che precede la predisposizione degli atti di competenza del consiglio. Il procedimento parte da cittadini, associazioni, comitati che costituiscono gruppi di lavoro; da questi vengono elaborate proposte che passano al vaglio delle commissioni consiliari per poi essere portate in assemblea; tutti coloro che partecipano ai gruppi di lavoro hanno la possibilità di seguire l’intero iter così da poter monitorare il lavoro sino al provvedimento finale. Nel caso di scelte fondamentali per la cittadinanza è previsto il ricorso a una forma di consultazione innovativa con la possibilità di esprimere il proprio parere in modo rapido, sia tramite carta che a livello informatico.

“Svanisce – prosegue Gori - la contrapposizione ottusa tra minoranza e maggioranza, quella segnata dalla costante bocciatura di atti proposti dalle opposizioni. Apriamo, ed è questa una delle novità determinanti, un quinquennio scandito dal governo dei cittadini, senza ideologie e nell’esclusivo interesse della collettività”.