Attualità

Caporalato e lavoro nero, piaghe da estirpare

Il titolo dell'iniziativa della Fai-Cisl per passare dalla denuncia ad azioni concrete. Chiesto l’impegno di tutti i soggetti attivi nel settore

"Contro lavoro nero e caporalato non basta la denuncia, bisogna passare all’azione", questa è la convinzione della Fai, il sindacato dei lavoratori del settore agroalimentare e ambientale della Cisl, che ha organizzato sul tema un convegno all'Hotel Granduca di Grosseto per mercoledì 13 gennaio a partire dalla ore 9.30.

“La denuncia è il primo passo, giusta e indispensabile, – dice Giampiero Giampieri, della Fai-Cisl Toscana - ma da sola non basta a sconfiggere fenomeni come caporalato e lavoro nero, che umiliano la dignità delle persone e che stanno contaminando purtroppo anche l’agricoltura toscana. Per sconfiggerli non c’è una parola magica – aggiunge Giampieri – vanno piuttosto messe in essere tante azioni che riguardano la pubblica sicurezza e il controllo sociale, ma anche i prezzi stracciati imposti agli agricoltori da grossisti e grande distribuzione, che creano condizioni favorevoli allo sviluppo del caporalato”. 

L’incontro organizzato serve ad iniziare un dialogo tra tutti gli attori in gioco, per cercare assieme la soluzione al problema, individuando gli strumenti idonei e promuovendo un’azione comune da parte di tutti. 

Parteciperanno l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi, il direttore di Confagricoltura Grosseto Paolo Rossi, la segretaria Fai-cisl di Grosseto e Siena Antonella Biondi e il commissario nazionale della Fai-Cisl Luigi Sbarra.