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Per i rifiuti meglio una gestione pocket

Dopo il caos Ato Sud, dalle associazioni ambientaliste l'appello alle istituzioni per individuare nuovi confini per la gestione dei rifiuti

Le associazioni ambientaliste della provincia di Grosseto Furum Ambientalista, Isde-Medici per l'Ambiente, Acu, Legambiente, Lipu, Comitato Beni Comuni, Wwf, Italia Nostra e Coordinamento dei Comitati e Associazioni Ambientali firmano un appello alla politica affinché, dopo il caso Ato Sud, faccia scelte per difendere gli interessi del territorio e non di macro-aree. 

Per le associazioni, infatti, è proprio questa gestione, che assorbe tre province, la falla del sistema per la programmazione, gestione e controllo dei rifiuti urbani

"La raccolta differenziata nelle province di Grosseto, Arezzo e Siena, rispettivamente al 30, 31 e 39% (stando al rapporto relativo al 2015 pubblicato su ispraambiente.gov.it), è in riduzione, rispetto ai dati fatti registrare negli anni precedenti ed è il peggior risultato del centro nord Italia, superati solo da Rieti e Latina", hanno detto le associazioni. Per non parlare dei costi delle tariffe che nella provincia di Grosseto, secondo una nota divulgata da Cittadinanza Attiva, risultano i più elevati del Centro Nord Italia.

E proprio sulla raccolta differenziata puntano le associazioni ambientaliste, dimostrando che i migliori risultati sono stati ottenuti da Consorzi di comuni appartenenti a frazioni di province. "Un vasto territorio non è funzionale né al dimensionamento degli impianti di trattamento, né risponde ai criteri di dimensionamento delle imprese private che svolgono servizi alle famiglie. - hanno sottolineato - Rivolgiamo un appello sia a tutti i cittadini, sia direttamente ai decisori politici, sindaci e rappresentanti eletti nei Consigli comunali e in Regione, di riappropriarsi delle competenze sulla gestione dei rifiuti urbani, adottando soluzioni di riorganizzazione e gestione su dimensioni territoriali omogenee per farsi carico degli interessi della collettività, che non verranno tutelati allontanando i decisori dalle realtà locali".