Politica

​Fare Grosseto dice no al ddl Cirinnà

E lo fa riportando le parole di papa Francesco che dice: "Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione"

Fare Grosseto dice no al ddl Cirinnà. "Possiamo anche essere d'accordo a riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso, però non debbono essere equiparate al matrimonio. Come ha affermato nei giorni scorsi papa Francesco - spiegano - non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione". 

Il coordinamento interviene anche per quanto riguarda la stepchild adoption, l'adozione del figlio del partner. "Così come é configurato nel ddl Cirinnà, rischia di trasformarsi in una sorta di incentivazione alla maternità surrogata, che è da considerarsi la forma più spietata di sfruttamento delle donne più deboli. Un volta che sarà approvata questa legge l’Europa imporrà il riconoscimento del diritto all’adozione".

"Occorre difendere la dimensione naturale delle cose ed opporsi al capriccio degli egoismi e degli opportunismi. - commenta Fare Grosseto - Se non si mantiene fermo cosa si intende per vera famiglia, tutti i discorsi sulle politiche familiari perderanno di senso".