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Politica mercoledì 13 aprile 2016 ore 11:02

Bagarre politica sulle telecamere negli asili

Forza Italia aveva presentato una mozione in consiglio per chiedere l'istallazione di telecamere, ma per la maggioranza le misure antiabusi sono altre



GROSSETO — Quanto accaduto nell'asilo privato di Grosseto, sempre in attesa che l'iter giudiziario faccia il suo corso per le educatrici indagate, spinge il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e coordinatore del partito in Toscana, Stefano Mugnai, a ricordare che poco meno di un mese fa era stata presentata una mozione per impegnare la Regione ad elaborare normative (anche in collaborazione con il Governo) che consentissero l’installazione di dispositivi di monitoraggio audio-video nelle strutture scolastiche e di residenza per disabili e anziani. 

"Peccato, però, che la maggioranza di centrosinistra abbia votato contro. La mozione di Mugnai era stata presentata in seguito ai numerosi casi registrati in Toscana, dall'asilo di Pistoia alla Rsa di Prato, in cui le riprese audio e video si erano rivelate determinanti per aprire i procedimenti giudiziari sugli abusi". 

A questo risponde il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Leonardo Marras che spiega le ragioni della contrarietà espressa in consiglio. 

"Installare un sistema di telecamere fisso in tutte le strutture che ospitano bambini e anziani è impensabile. - interviene - E lo è per più motivi: perché credo che allestendo un 'grande fratello' negli asili o nelle Rsa si crei soltanto un clima negativo di tensione; e poi perché la spesa che richiederebbe un simile intervento non è sostenibile. Strumentalizzare una tragedia additando un voto contrario motivato, soltanto per attirare attenzione è un esercizio misero che mal si addice ad un rappresentante istituzionale". 

Per il Partito Democratico è invece fondamentale formare il personale docente in servizio e aumentare i controlli ispettivi nelle strutture, comprese quelle private. In Regione, comunque, si tornerà a discutere dell'argomento a seguito della nuova proposta di Fratelli d'Italia.


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